Nightguide intervista Carmelo Siracusa

Nightguide intervista Carmelo Siracusa


Big in Japan, il nuovo singolo del bassista e contrabbassista siciliano Carmelo Siracusa, è uscito il 20 Dicembre corredato da un video, ed è già disponibile in digital download e streaming. Big in Japan è un brano ispirato alla canzone di Tom Waits, e Carmelo Siracusa parte proprio dal significato del titolo: in slang british Big in Japan è un modo per esprimere il dissenso artistico nei confronti di chi raggiungeva il successo nel mercato giapponese ma non in quello britannico ma, nella sua canzone, il musicista siciliano lo traduce in chiave moderna e meno dispregiativa. Big in Japan segna la continuazione di Carmelo Siracusa nel suo progetto reinterpretativo di musica nazionalpopolare e classica iniziato col singolo precedente, E' come senti, non come pensi, ispirato a un concerto di musica classica del '700 per contrabbasso, di Carl Ditters von Dittersdorf.





Big in Japan, il tuo nuovo video, è ispirato al brano di Tom Waits e, come si legge nel comunicato, “in slang british veniva utilizzato per esprimere dissenso artistico nei confronti di chi raggiungeva il successo nel mercato giapponese ma non in quello britannico, per tradurlo in chiave moderna e meno dispregiativa, calandolo nella nostra società moderna.” Che significa di preciso?
Se non uscite voi dalla vostra zona di comfort sarà la vita stessa che vi espellerà fuori da essa. 
Cerchiamo a tutti i costi di emergere dalle situazioni, creando così aspettative mentali. Così viviamo Solo per sopravvivere... un altro anno, un altro mese, un altro giorno di sopravvivenza.
Una giornata a sperare che arrivi sera, una settimana ad immaginare il weekend, un anno ad agognare le ferie, una vita ad aspettare la pensione per poi dire “come eravamo felici da giovani” (e giustamente vi tolgono anche la pensione). Così tutti noi cerchiamo sempre di arrivare da qualche parte, mentre la vita è proprio qui. Stiamo tutti cercando di arrivare a casa quando forse, ma solo forse, siamo già a casa nella nostra esperienza presente, senza rendercene conto. 


Apri il pezzo dicendo che la domanda Cosa stai cercando nel futuro? E' identica alla domanda Da cosa stai scappando adesso? Non credi che ci sia il rischio di tirare il freno e non spingersi più oltre se si accetta che la vita sia così come è, se non si scappa da qualcosa o non si cerca niente nel futuro?
Ti cito una frase tratta dal libro La Storia Infinita: “Caro mio, ci sono persone che non potranno mai arrivare a Fantàsia, e ci sono persone che possono farlo, ma che poi restano là per sempre. E infine, ci sono quei pochi che vanno a Fantàsia e tornano anche indietro. Come hai fatto tu. E questi risanano entrambi i mondi”. Dico sempre: “ Casa” non è un luogo, una cosa, o una persona. A volte otteniamo perfino ciò che vogliamo. O potrebbe esserci meno di quello che non voglio. E c'è un altro problema, che i buddisti hanno sempre saputo: in un mondo totalmente impermanente, in un mondo fuori dal nostro controllo, anche se otteniamo ciò che vogliamo, possiamo sempre perdere ciò che abbiamo. È una bellissima illusione, quella che gli oggetti, le persone, o qualsiasi cosa al di fuori di noi possano farci sentire a posto, possano portarci a casa.


Parli di personaggi che si cercano andando lontano da casa, ma alla fine tornano. E' successo anche a te? Sei partito e poi ti sei accorto che in realtà eri sempre stato li? E come si fa a capire che in realtà sei già arrivato e non devi andare da nessun'altra parte?
Lo scopo è proprio questo ed è successo anche a me. Non vuol dire non migliorarsi o non cercare di mettere alla prova le proprie capacità. Ma accettare sempre un momento presente. Casa sei tu.


Tom Waits e i sogni sono due cose che vanno perfettamente a braccetto, basta pensare alla sua interpretazione in Parnassus, e tu hai parlato di sogni e di sensazione di mancanza per descrivere ciò che vorresti uscisse da questo pezzo, ma anche del bisogno di sognare le cose prima di realizzarle. Cos'è che sogni tu, cosa vuoi realizzare che ancora non hai fatto in campo musicale?
Cosa sogno? Sicuramente di non ingannare il diavolo. Una partita a carte con Dio come nel film Asso però non sarebbe male.


Visto che trai ispirazione da altri artisti, moderni o meno, c'è qualcuno con cui ti piacerebbe davvero poter collaborare?
Mi piacerebbe collaborare con Bruce Dickinson. Ammiro molto le capacità di questa rock star.


Domanda che odiano tutti, ma ti tocca: quali sono i tuoi tre dischi preferiti in assoluto?
Powerslave dei Maiden. Revolver dei Beatles. Johnny Cash with His Hot and Blue Guitar di Jonny Cash.


Hai fatto uscire il primo singolo, E' come senti, non come pensi, a settembre. Adesso è uscito Big in Japan. Stai lavorando a Camera a Sud, il tuo nuovo progetto. Ci racconti un po' come sta andando?
Va tutto alla grande, è un momento molto creativo su molti fronti musicali. Sono già a lavoro per altri brani da solista. E nei prossimi mesi usciranno due singoli con le mie band, gli Sugarfree e i Camera a sud.

big in japan, carmelo siracusa, interviste musica

Articoli correlati

Interviste

Intervista a Simon Schiele, autore del romanzo “Jäck atto III: La Stirpe Antica”.

21/03/2024 | Bookpress

Simon schiele è nato a torino nel 1996; nonostante la sua giovane età, ha già all'attivo cinque romanzi. L'autore ha mantenuto la promessa fatta al sé stesso bambino:...

Interviste

Intervista ad Alessandro Niccoli, autore del romanzo “La Ragazza che abbandonò il Destino”.

07/03/2024 | Bookpress

Alessandro niccoli è nato a s. Miniato nel 1968 ed è un avvocato e scrittore. Da sempre si batte contro le discriminazioni, e in favore dell'ambiente e degli animali; i...

Interviste

Intervista a Rosalba Trabalzini, autrice del saggio “La rabbia. Analisi di cinque casi di violenza”.

15/02/2024 | Bookpress

Rosalba trabalzini è nata a roma nel 1950 e lavora in ambito psichiatrico fin dal 1969; ha iniziato come infermiera psichiatrica e poi si è specializzata come psicologo...

424677 utenti registrati

17091218 messaggi scambiati

17544 utenti online

27948 visitatori online