Nightguide intervista i Gecofish

Nightguide intervista i Gecofish

I Gecofish hanno diviso il palco coi Ministri, i Punkreas, Lo Stato Sociale. Suonano in su e in giù per lo stivale da anni. Cantano in italiano, e fanno un discreto rumore. La band di Cantù è nata nel 2010 e, fra demo, album, cambi di formazione e concerti è arrivata a pubblicare il nuovo lavoro, Motivi per uscire, il 23 febbraio. Ne abbiamo parlato con loro. Tutti e tre.





Il 23 febbraio esce il vostro nuovo lavoro, Motivi per uscire. Ci potete raccontare qualcosa sul disco?
Vittorio - “Motivi per uscire” è l'Ep che viene dopo l'album “Nonostante Tutto”. Partendo dal presupposto che la dimensione che ci appartiene di più è quella live abbiamo cercato di fare arrangiamenti che poi potessero essere riprodotti dal vivo. Quindi i pezzi sono arrangiati per trio in maniera molto diretta. Rispetto al disco precedente abbiamo cercato di esaltare le melodie semplificando gli arrangiamenti e valorizzando la voce. I pezzi forse risultano più morbidi ma dal vivo picchieremo duro come al solito.
Valerio - è il nostro secondo parto ma il periodo di gravidanza è stato più breve. Due brani su tre erano già ben formati e in studio si è lavorato prevalentemente su dettagli da sistemare per la scorrevolezza, il suono e le voci. 
Parlando invece del brano che titola l'album, siamo arrivati con un giro voce/chitarra e Davide Lasala ci ha messo le mani indirizzandoci su un mood meno aggressivo. 
Il brano è stato scelto come traino proprio per il mood diverso da quello che è invece più vicino alla naturale composizione dei Gecofish che certamente ritroverete nelle altre due canzoni.
Poi c'è una cover di Lucio Battisti che speriamo vi piaccia.


Quali sono i vostri motivi per uscire?
Vittorio - io non ne ho mai (ahah). Ma il bar è sempre un luogo molto attraente e a volte fa bene staccare dagli strumenti.
Valerio - Sto a casa volentieri.
Simone - andare a un concerto, uscire con amici, solite cose insomma.


Motivi per uscire contiene la cover di Una giornata uggiosa: come mai avete scelto questa canzone, e quali sono le vostre influenze?
Vittorio - E' un pezzo che nello scorso tour usavamo per chiudere i live. Chi l'ha sentita sa che dal vivo la facciamo decisamente più pestata ma sul disco abbiam preferito una cosa più contenuta. Abbiam voluto inserirla nell'Ep anche perché quest anno è il ventennale dalla morte di Battisti e ci sembrava giusto celebrare il cantautore per antonomasia della nostra “Brianza velenosa”. Per quanto riguarda le influenze io mi lascio influenzare da tutto: dai Verdena al cantautorato italiano. Tieni conto che la cosa che ho ascoltato di più lo scorso anno è “Mr.Simpatia” di Fibra.
Valerio- La canzone è stata scelta da Vittorio, ci ha proposto di inserirla in scaletta e l'andamento del pezzo si prestava bene al nostro modo di suonare bello tirato e aggressivo.
A tutti e tre piace Battisti e quindi nulla in contrario. 
Le mie influenze invece sono prevalentemente invernali ma con un po' di riposo e vitamina C ne sono sempre uscito.
Simone- abbiamo scelto questo brano perché credo si presti molto per essere “coverizzata” nello stile Gecofish.


Avete iniziato il tour il 27 gennaio: come sta andando, e ci sono altre date in arrivo?
Vittorio - Benissimo. Alla fine riusciamo a suonare sempre tanto (anche se non è mai abbastanza). Le prime date confermate:
16/02 a Domaso al Crazy Wave
24/02 Presentiamo l'EP al Mondo Delle uoVa ad Arosio
24/03 Arci Area a Carugate con i Gambardellas
05/04 Mare Culturale Urbano a Milano
07/04 Centro Sulè a Agrate Brianza
28/04 Honky Tonky a Seregno con Giorgieness
03/05 Ohibò a Milano con Montag
18/05 Spazio Polaresco a Bergamo
Valerio- vedi sopra.
Simone- molto bene, a breve altre nuove date per il nostro tour. 


Odiatemi pure adesso: ditemi i vostri tre album preferiti, quelli senza i quali non potreste sopravvivere e cose così. Vale anche lo Zecchino d'oro, se proprio qualcuno ne ha bisogno.
Vittorio - Per me dire tre album è impossibile.. vado a discografie.
Discografia dei Verdena, Discografia dei Radiohead (senza Pablo Honey) e poi metto “Tokyo Anal Dynamite” dei The Gerogerigegege perché mi han fatto capire un sacco di cose sull'attitudine e di quanto vada oltre alla musica (ma lo metto anche perché “Discografia dei Nirvana” mi sembrava superfluo).
Valerio- Non ho album preferiti. Magari di un intero album mi piacciono una, nessuna o centomila canzoni. Ascolto un po' di tutto tranne l'indie italiano. Ci ho provato, non mi piace e mi tocca spararmelo durante i viaggi con i Geco. Ma non temete! Mi sto attrezzando con cuffie isolanti e iPod.
Simone- “Dark side of the moon”, “Creuza de ma”, The Clash.


Siete nati nel 2010, suonate insieme da anni: com'è cambiata la vostra musica nel tempo?
Vittorio - In realtà con questa formazione esistiamo da un po' dopo... metterei come data l'uscita di Nonostante Tutto (2016). Prima erano le prime esperienze da ragazzini. Con questa formazione abbiamo iniziato a metterci seriamente la testa. Personalmente più che la musica fine a se stessa ho iniziato a capire tantissime cose negli ultimi due anni di come sia meglio lavorare, di come raggiungere un certo risultato di scrittura ottimizzando i tempi (entrambe cose per cui ringrazio Davide Lasala che ci ha prodotti e presi affettuosamente -ma nemmeno troppo- a calci in culo quando serviva). Ma anche il suonare tanto live ha influito molto sulla mia vita musicale. Una volta che inizi a girare i locali e stai a contatto con band di regioni diverse e con esperienze diverse capisci sempre di più come è meglio scrivere o non scrivere la tua di musica.
Valerio- Come sopra.
Simone- ultimamente stiamo lavorando molto sugli arrangiamenti e sulla ricerca sonora, siamo cresciuti molto come band sia sul palco che in studio.


Avete qualche consiglio per chi mette su una band adesso?
Vittorio - fate i rapper.
Valerio - chi è così stupido da farlo davvero?
Simone- sono d'accordo con Vittorio.
 

gecofish, interviste, jalamedia

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